Da Dove Inizio? Ecco cosa abbiamo imparato

Da Dove Inizio? Ecco cosa abbiamo imparato

A inizio 2023 abbiamo dato vita a Da Dove Inizio?, un’iniziativa che ha lo scopo di aiutare studenti e neolaureati che frequentano Facoltà di Comunicazione a districarsi nel complesso mondo delle agenzie.
Abbiamo organizzato una cinquantina di incontri one-to-one (con una netta prevalenza di ragazze) per raccontare come si lavora realmente in un’agenzia di PR.

Sono stati momenti di arricchimento reciproco, perché è sempre utile e interessante guardare il mondo con gli occhi di un ventenne, ma i colloqui hanno anche confermato qualcosa che temevo e che “denuncio” da anni: nelle Università si insegnano il marketing e il digital, ma si dà pochissimo spazio al mondo delle PR classiche e men che meno alle attività di media relations.

Che sia considerato un servizio in disuso?

In realtà i dati evidenziano tutt’altro visto le PR e le media relations rappresentano uno dei principali business di molte agenzie. Certo, un servizio affiancato da tanto altro, ma sicuramente ancora richiesto e cercato dalle aziende.

Ed è stato bellissimo vedere i ragazzi illuminarsi quando si racconta loro il mondo degli uffici stampa che, se fatto bene, non vuol dire scrivere un comunicato e spedirlo via mail a centinaia di giornalisti i cui nomi vengono trovati sui data base che ogni agenzia acquista.

No, non è questo il nostro mestiere.

Fare media relations significa capire l’azienda cliente, scovare la notizia, definirne il taglio, leggere i giornali con occhio analitico e scoprire quali siano le informazioni più utili per chi scrive e riceve centinaia di comunicazioni ogni giorno.

Vuol dire conoscere personalmente quei giornalisti per sapere le loro necessità, non fare dei freddi recall per verificare se hanno ricevuto un comunicato stampa.
E vuol dire anche uscire di casa e dall’ufficio per conoscere di persona e creare una relazione con i nostri interlocutori.

Quanto è arricchente, anche dopo 40 anni di lavoro in questo settore, chiacchierare con un giornalista e ascoltare quello che racconta? Che parli del suo lavoro o anche di sé. Perché ci si dimentica molto spesso che il nostro mestiere è fantastico perché ci permette di vivere in mezzo alla gente.

Insomma, bisogna riscoprire la bellezza di un lavoro che è bello solo se fatto così e insegnato così. Altrimenti, non è diverso da qualunque altro.
E noi, in Aida, continueremo ad ascoltare i ragazzi e a raccontare loro quello che facciamo, nella speranza che in qualcuno si accenda una scintilla, quella della passione per questo bellissimo mondo.