Coronavirus: non basta riaprire, bisogna reinventarsi. Parola di Consorzio Stoppani

Coronavirus: non basta riaprire, bisogna reinventarsi. Parola di Consorzio Stoppani

Questa è la parola d’ordine che il Consorzio Stoppani di Milano sta cavalcando in un momento non certo facile per il mondo della ristorazione italiana.

Seguire pedissequamente le regole è necessario, se si vuole riaprire, ma è possibile passare dalla socialità e dalla convivialità al distanziamento sociale senza perdere la propria identità?

 

Si può e lo dimostrano Monica, Fulvio e Roberto che, insieme al loro staff, hanno predisposto dei separatori molto originali creati dalla pittrice bergamasca Laura Lussana in arte Maricoco . La sagoma di Brad Pitt o di Leonardo di Caprio prende così il posto dei commensali mancanti , mentre i separatori artistici prendono il posto di un freddo plexiglas o di un tavolo vuoto. E tutto torna ad essere giocoso e divertente, fuori dagli schemi e sdrammatizzante.

 

Perché per quanto riguarda la creatività noi italiani siamo insuperabili e il bisogno di trasformare un momento delicato e drammatico come quello odierno in uno spensierato e giocoso è fondamentale per ritrovare la voglia di riprendere lentamente una vita normale .

 

STORIE ITALIANE
Consorzio Stoppani, una storia tutta italiana.  18 settembre 2012. Monica e Fulvio creano la Drogheria Plinio. Una cucina di sapori autentici da raccontare e da vivere, un successo tutto Made in Italy…Da replicare
E il sogno continua: 23 maggio 2016. Monica e Fulvio creano il Consorzio Stoppani.

 

Milano ora ha quel che le mancava: tutto il bello e il buono della tradizione di campagna rivivono in città, in un locale dall’ambientazione familiare ma di classe, accogliente e prodigo di convivialità. Importata dai piccoli paesi la sagra del Consorzio Stoppani ricorda, nella location, il clima leggero e gioioso delle feste patronali di cui è spesso protagonista. Anche nei prezzi contenuti del menù e nella cucina fresca e preparata al momento la spontaneità degli appuntamenti rurali siede a tavola con i clienti milanesi e ogni giorno li sorprende.

 

Il Consorzio Stoppani contribuisce, come punto di ritrovo metropolitano, a conservare una tradizione antica che già nel nome “Sagra”, derivato dall’aggettivo latino “sacrum” (sacro), si pone come evento unico, ripetibile nella sua originalità, ogni volta con un protagonista diverso: un sapore, un colore, un piatto, un ortaggio, un frutto… reinventati in cucina e proposti a tavola.

 

Cucina di altissima qualità, passione, divertimento, cultura della propria identità e delle proprie tradizioni, questi gli ingredienti del successo delle sagre paesane che il locale di via Stoppani fa proprie e ripropone in salsa… rustica con tocchi chic.

 

I PROTAGONISTI
Monica si reinventa imprenditrice a 50 anni. Lascia il mondo del marketing per creare un progetto profondamente impegnato nel rilanciare l’italianità d’impresa. Con lei c’è Fulvio, da vent’anni attivo nel mondo dei locali altamente specializzato nel food.

 

E’ una scommessa, un salto nel pieno dell’energia, un obiettivo da raggiungere.

 

Ci riescono. La Drogheria è un successo, un trionfo che va rinnovato e replicato.
I numeri di via Plinio sono chiari: 35.600 clienti all’anno! Con una media di 130 persone a pranzo e 50 a cena. Oltre sessanta appuntamenti all’anno. Un successo anche mediatico con la realizzazione di eventi che spaziavano dall’arte al design, dalla letteratura alla moda, sempre accompagnati da un food in sintonia con il tema della serata.

 

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