C’è un evidente paradosso che caratterizza l’Italia: tra i Paesi economicamente più avanzati, navighiamo nei posti di coda per quello che riguarda le statistiche che misurano il rapporto tra spese in Ricerca & Sviluppo e Pil; ma, d’altra parte, siamo una delle potenze manifatturiere del mondo, secondi in Europa solo alla corazzata germanica e, per esempio, avanti rispetto a Paesi con Pil più solidi del nostro, come Gran Bretagna e Francia. Quindi, investiamo poco, da sempre, in R&D, ma siamo tra i primi Paesi produttori del pianeta. Come è possibile? A una visione superficiale siamo di fronte a uno dei tanti “miracoli italiani” che spesso riempiono la nostra storia.